Ngrams del termine "contatore elettrico"
nella bibliografia italiana tra il 1800 e il 2019
Per prima cosa è stata analizzata la presenza del termine “contatore
elettrico” nella bibliografia italiana. Da questo grafico è emerso un dato interessante:
l’oggetto in esame è molto presente anche prima della sua “invenzione”,
avvenuta dopo il 1888 in conseguenza della costruzione del motore asincrono da
parte di Galileo Ferraris. Questo però era prevedibile in quanto si trattava di
un periodo di grande fermento scientifico e la funzione del contatore elettrico
era già immaginabile, per cui l’idea era nell’aria già da tempo. Quello però
che può stupire è quel picco nel 1872.
Facendo ricerca tramite Google books è venuto fuori che in quell’anno è stato pubblicato sugli Atti della Regia accademia delle scienze un articolo di A. Cavallero sugli anemometri. In particolare, descrive l’ “anemometro totalizzatore”, detto anche “a contatore elettrico” in quanto quest’ultimo registra i giri del molinello attraverso una corrente elettrica.
Questo spiega la differenza sostanziale tra i grafici relativi all’uso del termine “contatore elettrico” e “contatore della luce”.
Infatti, anche se nel linguaggio comune spesso usiamo le due espressioni come sinonimi, il contatore elettrico è uno strumento più generico, ovvero uno strumento per misurare l’energia elettrica assorbita da un circuito in un intervallo di tempo, e tra questi rientra anche il contatore della luce.
Andando poi ad osservare i grafici dei termini “Ferraris” e “contatore elettrico” possiamo notare come l’inventore sia vertiginosamente più presente nella bibliografia rispetto allo strumento, dato comprensibile se si pensa a tutte le altre sue invenzioni. Tuttavia, tra il 1880-1900 c’è un picco che corrisponde temporalmente alla sua invenzione del motore asincrono.
Infine, considerata la diffusione che ha avuto il contatore di Ferraris nell’Europa dell’Est sotto il nome di Ferraris-Zähler, sono andata a ricercare la frequenza di inventore e strumento nella bibliografia tedesca. Anche in questo caso la fama dell’ingegnere è superiore al solo strumento, ma osservando le due curve si può notare come tra i due picchi ci sia una corrispondenza.