domenica 29 novembre 2020

Step 23: la normativa

La UNI CEI EN 16001 è la norma a cui fare riferimento per quel che riguarda la collocazione dei contatori elettrici. Secondo questa normativa, con relative e successive modifiche ed integrazioni, i contatori devono essere posti all’esterno degli edifici, nei muri perimetrali o nelle pareti. Inoltre, le dimensioni da rispettare per un vano allocante che contenga un singolo contatore sono di 45x45x30 cm.


Invece, la norma CEI 64-8 si occupa della sicurezza degli impianti elettrici civili, definendone gli standard tecnici. Per esempio, è grazie a questa legge che dal 2008 anche in Italia è diventato obbligatorio dotare il proprio impianto di specifica messa a terra, cioè dell’obbligo di mantenimento delle masse metalliche al potenziale di terra, molto importante per la sicurezza degli elettrodomestici e delle persone soprattutto in caso di sovraccarico di tensione.



Step 22: come si usa?

Il contatore della luce è uno strumento che permette di misurare il flusso di energia elettrica consumata. E' molto facile da usare: nei vecchi contatori elettromeccanici il numero era leggibile direttamente sul numeratore presente sul quadrante. 

Con il passaggio al contatore elettronico si possono effettuare più operazioni. Tuttavia, anche in questo caso il procedimento è immediato e facile da capire. A destra del display (nell'immagine, numero 1) è presente un pulsante (2), che se schiacciato più volte fa comparire sullo schermo tutte le informazioni di cui uno può avere bisogno: il codice POD, ovvero il numero che identifica l’utente, la potenza istantanea consumata, i consumi nelle tre diverse fasce orarie (F1, F2, F3) e la potenza massima registrata (P1, P2, P3).

Dall’altro lato rispetto al display sono inoltre presenti due luci rosse a led (3). Se queste luci lampeggiano, vuol dire che è in atto il normale passaggio di corrente. Al contrario se le luci sono fisse significa che il contatore non è attivo da almeno 20 minuti.

Infine, ultimo ma non per importanza, sotto al display è presente anche un interruttore (4) che serve per interrompere o attivare il flusso di energia elettrica.

(Al numero 5 è presente l'interfaccia ottica, ma questa viene utilizzata solo dai tecnici per programmare il contatore o controllarne il funzionamento)




Step 21: nei fumetti

Abbiamo avuto modo di trovare il contatore della luce nei film, nei libri e nei meme, non poteva mancare proprio nei fumetti.
Compare all'interno di un numero del Detective Conan, e diventa elemento risolutore di un caso:


Gosho AOYAMA, Detective Conan, volume 24, Perugia: edizioni Star Comics, gennaio 2007, pp. 80,81

Diversa è la situazione per quel che riguarda l'episodio di Zerocalcare, dove lo strumento viene citato ed è al centro della narrazione, ma non viene disegnato esplicitamente. Un'ipotesi è che il mobiletto accanto alla porta rappresenti il vano allocante del contatore, ma non venendo mai aperto dal personaggio rimane una supposizione. 

ZEROCALCARE, Ogni maledetto lunedì su due, Milano: Bao Publishing, 2015, p.150





Step 20: il marchio

 


E-Distribuzione (ex Enel Distribuzione, dal 2016) è il maggior distributore locale in Italia per l’energia elettrica. Questo significa che è proprietario dei contatori di energia elettrica nella zona ad essa competente ed interviene in caso di guasti all’impianto domestico oppure se ci sono problemi sulla rete energetica. Si occupa inoltre della lettura dei contatori dei clienti, comunicando poi i consumi al fornitore.


Step 19: un abbecedario

A alluminio, il materiale con cui era realizzato il disco rotante nei contatori elettromeccanici

B blackout

C casa

D distributore

E elettrotecnica

F faida, quella sulla paternità del motore asincrono 

G Galileo Ferraris

H simbolo dell’ora, in quanto misura in base al tempo

I interruttore

L luce

M magnetismo, il principio su cui si basano i contatori analogici

N notte

O ora

P potenza

Q quadro elettrico

R Rawal, il regista del film Batti Gul Meter Chalu

S scossa

T truffa

U utente

V vano allocante

Z Zeus

sabato 14 novembre 2020

Step 18: il francobollo



Francobollo del 7 febbraio 1997 disegnato per celebrare il centenario della morte di Galileo Ferraris. L’illustrazione è stata realizzata da T. Aime. Il ritratto di Ferraris è affiancato dal motore a campo magnetico rotante di sua invenzione. Questo motore è alla base dei misuratori elettromeccanici di consumo d'energia elettrica.


Parlando di motori ad induzione, se si cita Ferraris non si può non parlare anche di Tesla, che sviluppò lo stesso strumento nello stesso periodo, brevettandolo prima dello scienziato nostrano.
Rilasciato il 21 settembre 1983 e stampato dal Bureau of Engraving and Printing


Il contatore della luce è uno strumento che si colloca all’interno della disciplina dell’elettrotecnica. Il 16 marzo 2007 viene rilasciato questo francobollo disegnato da A.M.Maresca. 
Celebrazione della Commissione Elettrotecnica Internazionale, creata nel 1906. 











 

Step 17: i brevetti

Nel 1885, dopo aver scoperto il campo magnetico rotante, Galilelo Ferraris presenta il “motore con induzione a campo rotante” a corrente alternata, che sta alla base dei misuratori elettromeccanici di consumo d'energia elettrica (il primo dei quali prende il nome di Ferraris-Zähler).
Il contatore di Ferraris fu usato particolarmente nell'Europa centrale ed orientale. La scoperta tuttavia non fu mai brevettata, essendo Ferraris disinteressato alle applicazioni commerciali della sua scoperta.

Nel 1894, Oliver Shallenberger della Westinghouse Electric Company riesce a sfruttare lo stesso principio dell’induzione di Ferraris per costruire un wattmetro orario, una novità rispetto ai soliti amperometri.  

Si può anche citare il brevetto di Otto Titus Blathy del 23 dicembre 1902. 
Rifacendosi al principio di Ferraris, Blathy propone un miglioramento del contatore per ridurre il più possibile il consumo di energia sulle bobine. 

domenica 8 novembre 2020

Step 16: come è fatto? (2/2)

Una vista interna di un contatore elettronico per poterne osservare meglio i componenti.

vista interna alla quale ho aggiunto i nomi dei componenti 



NB: nessun contatore è stato maltrattato durante la stesura di questo post, quelli che potete vedere sono tutti cont-attori professionisti.

Step 16: come era fatto? (1/2)

Una vista interna di un contatore elettromeccanico per poterne osservare meglio i componenti interni.



NB: nessun contatore è stato maltrattato durante la stesura di questo post, quelli che potete vedere sono tutti cont-attori professionisti.

Step 15: diamo i numeri

Come è normale per uno strumento di misura, il contatore elettrico ha molto a che fare con i numeri. Ecco una lista di quelli più significativi:

3 sono le fasce orarie misurate
9 le cifre del codice cliente
42 i cm minimi di larghezza e di altezza del vano che contiene il contatore
25 i cm minimi di profondità del vano 

Per quel che riguarda delle date importanti:
1885 è l'anno della sua invenzione
2001 quello del passaggio dal contatore analogico a quello elettronico

I vari numeri che si possono leggere sul display: 
Data e ora
Numero cliente di 9 cifre
Potenza istantanea assorbita
Consumo nelle tre fasce orarie

Step 14: la tassonomia

Questo albero tassonomico vuole mostrare dove si colloca il contatore della luce all'interno degli studi sull'elettricità, in particolare di cosa si occupa rispetto ad altri strumenti scientifici. 





 

Step 13: tutti vogliono un contatore

 Ecco una serie di pubblicità di contatori elettrici che ripercorrono tutto il XIX secolo fino ad arrivare ai giorni nostri. Il primo manifesto che sono riuscita a trovare è francese e risale al 1909:


Facendo un salto in Italia alla fine degli anni Venti (1928) del secolo scorso:
Si ritorna in Francia, questa volta durante gli anni Sessanta, per scoprire i contatori che assicurano il massimo del confort: 


Infine ci ritroviamo ai giorni nostri, con un annuncio sui contatori elettronici: la particolarità che viene sottolineata è la sua capacità di fornire molto più informazioni rispetto ai contatori del passato
 . 






domenica 1 novembre 2020

Step 12: cont-attore della luce

Come abbiamo già visto nel post sul simbolo, il contatore della luce appare anche al cinema. Se solitamente viene impiegato per sfruttare il topos del blackout, vista la sua presenza nelle case di tutti viene citato anche nelle commedie sulla vita quotidiana. Lo si vede, per esempio, nella serie “New Girl” (s05e07).

Il nostro strumento viene scelto per recitare anche da François Truffaut che lo fa comparire nel film "L'uomo che amava le donne", nella relazione tra il protagonista e Ginette (nell'estratto, a 0:30).

Infine, nel film indiano Batti Gul Meter Chalu (che significa “luci spente, misuratore acceso”), tutta la storia è incentrata sulle bollette elettriche gonfiate. Nell’ultima scena del trailer (a 2:52) si vede un contatore elettrico!

Step 11: i costruttori

Una delle prime aziende a produrre contatori elettrici fu la Westinghouse Electric, la ditta co-fondata da Tesla, e rivale della General Electric di Edison (per la storia più dettagliata vedere il post sulla guerra delle correnti). Nel 1894 applica il principio di induzione per produrre un wattometro orario, ovvero un contatore elettrico analogico elettromeccanico (il cui funzionamento è stato spiegato qui). 


Facendo invece un salto in avanti, tra i principali produttori ai giorni nostri si possono citare AEM, un’azienda romena nata nel 1970 che si occupa dell’intero processo produttivo (dalla progettazione e dallo sviluppo dei prodotti al loro imballaggio), oppure Finder, fondata nel 1954 da Piero Giordanino, i cui contatori serie 7E sono pensati per la green economy.


Step 10: i libri

 Di seguito, una piccola bibliografia relativa al contatore elettrico: 

G. FERRARIS, Rotazioni elettrodinamiche prodotte da correnti alternate, in «L'Elettricità», anno VII (1888)

M. LANFRANCONI, Le frodi nei contatori elettrici come si ruba come si misura energia, Torino: Lavagnolo editore, 1942

Mario CAPASSO, Il fattore di potenza nelle registrazioni contatori energia elettrica, Napoli: L’arte tipografica, 1958



J. OSWALD, Le compteur d’électricité, in «Culture technique» n°9, 1983 


Step 28: fine del racconto

Eccoci giunti al capitolo finale del nostro racconto sul contatore della luce, che ormai non ha più segreti per noi. Potremmo addirittura pa...